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Doppio dialogo Rämibühl

Attraverso quale linguaggio comprendiamo il mondo?

Il fisico Laura Baudis (Università di Zurigo), il teologo Luzius Müller (Basilea) e il poeta tedesco Jochen Winter hanno discusso sul significato e la rilevanza sociale della fisica moderna di fronte a 400 studenti del liceo scientifico (MNG) di Rämibühl . I partecipanti a questa tavola rotonda erano già intervenuti il 22 Ottobre a un dibattito online (Hangout On Air). Per entrambe le manifestazioni si tratta del primo di sette “Double dialogues” nell’ambito del progetto “Interaction” finanziato dal Fondo Nazionale Svizzero. Ambedue i dibattiti sono stati intitolati: “Attraverso quale linguaggio comprendiamo il mondo?”.

Circa 400 studenti del liceo di Rämibühl hanno seguito il dibattito moderato dal giornalista schientifico Benedikt Vogel.
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“Per noi del liceo scientifico di Rämibühl è importante sapere con quale linguaggio si comprende il mondo. Oltre al linguaggio scientifico ne esistono altri e questi devono poter comunicare tra loro”. Con queste parole, Daniel Reichmuth, preside del liceo di Rämibühl, ha aperto il 1° Novembre il dibattito interdisciplinare presso l'auditorium della sua scuola. Così ha fatto riferimento all’interrogativo che è appunto il titolo stesso del dibattito: “Attraverso quale linguaggio comprendiamo il mondo?” 400 alunni del terzo e quarto anno- cioè dei due ultimi anni precedenti alla maturità- hanno seguito la discussione partecipando con applausi spontanei.

La prima parola del poeta

La platea, costituita da studenti - tutti proiettati verso un percorso di formazione scientifica, marcato appunto dalla scelta del liceo di Rämibühl – si sono confrontati all’inizio con una visione piuttosto insolita del mondo e del cosmo. Così non è stato lo scienziato Laura Baudis ad avere la prima parola, ma il poeta Jochen Winter, nato a Schwetzingen (Germania) e attualmente residente a Parigi.

Winter legge dal suo ultimo libro di poesie 'Tracce nell’incommensurabile' una poesia sulla costellazione di Orione, e una sulla materia oscura. Dice di aver composto entrambe le poesie dopo essere stato ispirato dalla visione del cielo notturno sull’Etna. Le poesie stavano preparando il terreno per la discussione che sarebbe seguita. Jochen Winter, si è dato un obiettivo nelle sue opere: fare riferimento ai risultati della fisica moderna ed elaborarli in un linguaggio letterario. Nel passaggio finale della sua lirica 'Das Dunkle', egli attribuisce alla materia oscura un particolare potere che la distingue dalla materia visibile:

“Massa inafferrabile, che si volatilizza nell’energia oscura del vuoto, ripartita ovunque in modo omogeneo, vince l’attrazione. Lo spazio si espande via via più veloce, si spinge in avanti, verso il futuro: il potere del mai visibile sul visibile, un frammento, in uno, sulla terra, tra gli esseri umani".

Da questa rappresentazione poetica della materia oscura, prende forma la caratterizzazione dello scienziato Laura Baudis. Il fisico sperimentale si mostra realmente affascinato alle poesie di Winter, e aggiunge: "Per troppo tempo e troppo spesso i poeti hanno ignorato la scienza quale enorme fonte d’ispirazione. Le sue poesie sono scientificamente accurate e veramente impressionanti."Allo stesso tempo, il fisico ha chiarito che lei, attraverso il metodo scientifico, è alla ricerca di un diverso accesso alla materia oscura.

L’interrogativo irrisolto di Fritz Zwicky.

La Baudis si rifà alle osservazioni che il fisico svizzero Fritz Zwicky aveva fatto negli anni '30 del secolo scorso. Zwicky misurando con precisione la velocità delle galassie e degli ammassi di esse aveva fatto una scoperta sensazionale: la massa delle galassie e degli ammassi di galassie era molto più piccola di quanto avrebbe dovuto essere e questo a causa della forza gravitazionale. Fritz Zwicky partendo dalla discrepanza tra osservazione e calcolo concluse che, oltre al visibile doveva necessariamente esistere una materia 'invisibile', 'oscura' . Malgrado questa tesi fosse a suo tempo ancora incomprensibile tra gli esperti in materia, sembra che essa sia l’unica in grado di spiegare la velocità misurata delle stelle, delle galassie e degli ammassi di esse . Zwicky ha poi sollevato un quesito che resta ancora oggi senza risposta e che rappresenta uno dei grandi dilemmi della fisica moderna: che cosa è questa materia oscura che non assorbe né emette alcuna radiazione elettromagnetica?

Laura Baudis ha parlato su larga scala degli esperimenti di fisica mirati a trovare le cosiddette particelle WIMP, che, si sospetta, siano le portatrici della materia oscura (WIMP significa: Weakly Interacting Massive Particles). Gli scienziati utilizzano grandi rivelatori contenenti, ad esempio, lo xenon liquido raffreddato a -100°C. Quando una di queste particelle WIMP dallo spazio giunge alla terra ed entra in collisione nel rivelatore con un atomo di xeno, lo stimola ed emette un flash luminoso. "Ci aspettiamo che, in media, una particella di materia oscura all’anno interagisca con 100 Kg del materiale del nostro rivelatore" ha detto la Baudis. Finora non sono stati rilevati segnali atti a confermare la presenza di queste WIMP. Tuttavia, i ricercatori non se ne stanno fermi con le mani in mano. Dopotutto, ora sappiamo che determinate particelle non possono essere considerate come WIMP. "Non abbiamo ancora trovato queste particelle, c’è ancora molta strada da percorrere", dice la Baudis guardando al futuro. I rivelatori per la ricerca delle particelle WIMP devono essere installati a 1.000 - 2.000 metri di profondità sotto terra. Questo per far si che i raggi cosmici - radiazioni ad alta energia provenienti dallo spazio - molto intensi sulla superficie terrestre - non influenzino i risultati della misurazione.

I linguaggi della scienza, della letteratura e della teologia.

Il giornalista scientifico Benedikt Vogel, moderatore del dibattito, ha provocato i partecipanti con una domanda: quale dei tre linguaggi - scientifico, letterario e teologico- è il migliore e il più accurato. Laura Baudis rivendica il diritto di affermare che il metodo scientifico condurrà a livelli di conoscenza maggiormente affidabili. Della stessa opinione è anche la giornalista scientifica Christine Plass moderatrice del dibattito online del 22 Ottobre che ha dichiarato: "Se lei si siede in aereo, vuol dire che ha fiducia nella fisica". Luzius Müller riprende quest’affermazione durante il dibattito del primo Novembre. Müller – che prima di studiare teologia aveva studiato chimica – si oppone al tentativo di porre i linguaggi della scienza, della letteratura e teologia l’uno contro l’altro: "Mi fido anche delle leggi della fisica, quando mi siedo in aereo. Ma a volte ho paura e mi domando se arrivo sano e salvo. Se la mia compagna è con me, le stringo la mano. Se non c'è, allora mi capita di pregare. L'idea della mia preghiera può essere così sintetizzata: sto cercando una mano da stringere il che mi dà fiducia. Questo è il linguaggio della religione".

Anche il poeta Jochen Winter si rifiuta di porre una classifica dei diversi percorsi della conoscenza: "I tre linguaggi della scienza della religione e della letteratura - nel mio caso, della poesia - sono linguaggi complementari. Si completano a vicenda. Lo scienziato, il teologo, il poeta affrontano il tema in modi molto diversi. "Winter utilizza la conoscenza scientifica come base per la sua opera letteraria . - E riconosce aspetti che vanno al di là delle scienze naturali. " Il fenomeno della materia oscura e anche dell’energia oscura per me è di enorme importanza. L’oscuro, l’invisibile domina e penetra la luce, il visibile".

Alla luce dei diversi pareri il moderatore Vogel richiede l’opinione del pubblico e pone agli studenti una domanda: a quale dei tre partecipanti si rivolgerebbero eventualmente se volessero saperne di più sulla materia oscura. Il risultato: alcuni si rivolgerebbero al poeta, la maggioranza di questi al fisico, non pochi anche al teologo.

Negli abissi con l’antropocentrico “fantasma del tempo”.

I diversi metodi di appropriarsi del mondo erano già stati al centro del dibattito online “Hangout On Air” tra Laura Baudis , Luzius Müller e Jochen Winter il 22 Ottobre 2013. La Baudis ha riportato alcune notizie relative alla ricerca nel laboratorio sotterraneo del Gran Sasso in Abruzzo, dove si inseguono i componenti strutturali della materia oscura. Müller con un approccio ermeneutico, tipico del teologo, spiega che vuole comprendere l'universo da un punto di vista umano. Al contrario, Jochen Winter ha lanciato un appassionato appello contro la visione antropocentrica del mondo: "A causa della visione antropocentrica del mondo, si è giunti sull’orlo del precipizio". E riallacciandosi a questa dichiarazione, sul palco della palestra del liceo di Rämibühl, comincia a introdurre l’idea basata sul pensiero del filosofo francese Denis Diderot (1713-1784) . "Diderot diceva che l'uomo è il termine unico da cui tutto proviene e a cui tutto deve essere ricondotto. Perciò la natura è diventata un mero “oggetto” che può essere manipolato a piacimento dal “soggetto” umano".

Così Winter, con questo pensiero, come Diderot e altri pensatori avevano fatto in precedenza, conia il termine di “Zeitgeist” (“fantasma del tempo”) dell'era moderna, uno "Zeitgeist ", che pone l’uomo al centro di tutto. Questo con conseguenze fatali, è convinto Winter: "L'uomo di oggi, come nessun altro prima di lui, sta manipolando la natura, che a lui si è rimessa, in modo estremo. Noi succhiamo, sfruttiamo la terra fino all’inverosimile. Viviamo come se nessuno dovesse vivere dopo di noi". Questa mentalità antropocentrica secondo Winter è responsabile dello stato di desolazione del nostro mondo. "Saremo improvvisamente invasi da catastrofi". Evitando di trasmettere l’idea che la scienza ne sia direttamente responsabile, Jochen Winter vede un nesso tra le due cose. L'era moderna, ha detto, è stata influenzata dalla scienza naturale come nessun’altra epoca in precedenza. "Sta a Galileo Galilei l’aver definito con una frase i tempi moderni:'Bisogna misurare ciò che è misurabile, e ciò che non è misurabile, bisogna renderlo misurabile. 'Ciò significa che il mondo è ridotto al misurabile, al tangibile, al visibile. La fisica si è così completamente estraniata da qualsiasi tipo di metafisica che faccia riferimento a una vita ultraterrena".

Sconvolgenti immagini di una Terra martoriata

Le dichiarazioni di Winter possono portare all’interpretazione che il pensiero scientifico sia responsabile dello sfruttamento della natura operato dall'uomo moderno. Al contrario, il fisico Laura Baudis afferma che, come scienziato, lei insegna le leggi della natura con grande rispetto verso il mondo naturale. "L'astrofisica ci insegna a essere umili. Mi confronto ogni giorno con quello che non so", ha detto la Baudis. Quando le immagini della terra rilevate da una stazione spaziale hanno dimostrato quanto sia sottile l'atmosfera terrestre, questa informazione ha sconvolto la gente: "Questo ci fa capire quanto il nostro mondo sia il migliore e comunque l'unico che abbiamo a disposizione. In questo senso credo che le scienze naturali ci suggeriscano che dovremmo trattarlo meglio.

A questo punto Luzius Müller introduce la distinzione tra conoscenza fruibile e conoscenza contestuale, la "conoscenza fruibile è quella prodotta dalla fisica e dalla tecnica ed è quella attraverso cui il mondo e le sue risorse si rendono a noi disponibili. La conoscenza contestuale ci dice, invece, come possiamo servirci di essi. "Il teologo dalla formazione scientifica, ha aggiunto: "La religione contribuisce a sollevare queste domande".

Al termine del dibattito Laura Baudis ha risposto a una serie di domande di fisica poste dagli studenti. Nessuna domanda era stata più frequentemente posta nella fase precedente al dibattito come quella che riguarda l’interrogativo su ciò che c’era prima del Big Bang. I tre partecipanti hanno dato ognuno la propria risposta:

Laura Baudis: "La domanda in sé non ha molto senso. Si potrebbe speculare molto sulle teorie con essa coinvolte. Dunque, vi è la teoria di un universo ciclico. O la teoria che il nostro universo fosse solo una piccola bolla nel cosiddetto “superuniverso” in cui esistono più zone, che si espandono o si restringono".

Jochen Winter: "La domanda mi irrita. Penso che l’universo sia già spropositato, incommensurabile per antonomasia. Racchiude un sufficiente numero di segreti. Io tendo verso la filosofia orientale, che in alcune date definizioni presuppone un divenire permanente. Perciò un universo si potrebbe inserire in un ciclo eterno di crescita e decadimento".

Luzius Müller: "Come scienziato, io dico: porsi questa domanda è piuttosto inutile, poichè il tempo è iniziato con il Big Bang, quindi non c'è un “prima”. Se mi chiedete come teologo, state pensando, forse, quello che sto per dire, prima del Big Bang c’era Dio. Questa risposta teologica esiste, ma non mi interessa. Un Dio che è da noi a 13 miliardi di anni di distanza non mi interessa. Mi interessa, invece, quello che è oggi ".

  • Il poeta, saggista e traduttore Jochen Winter sul palco del liceo Rämibühl di Zurigo. „Il libro più importante per me è il dizionario. Nel dizionario è racchiuso il mondo intero almeno dal principio.“
  • Laura Baudis, fisico: „Noi parliamo il linguaggio della matematica. È veramente sorprendente per me constatare come la matematica descrica incredibilmente bene il mondo.“
  • Luzius Müller, teologo: "La parola Dio non è una parola della fisica moderna.“
  • Circa 400 studenti del liceo di Rämibühl hanno seguito il dibattito moderato dal giornalista schientifico Benedikt Vogel.
  • Il poeta, saggista e traduttore Jochen Winter sul palco del liceo Rämibühl di Zurigo. „Il libro più importante per me è il dizionario. Nel dizionario è racchiuso il mondo intero almeno dal principio.“Immagine: Balz Murer1/4
  • Laura Baudis, fisico: „Noi parliamo il linguaggio della matematica. È veramente sorprendente per me constatare come la matematica descrica incredibilmente bene il mondo.“Immagine: Balz Murer2/4
  • Luzius Müller, teologo: "La parola Dio non è una parola della fisica moderna.“Immagine: Balz Murer3/4
  • Circa 400 studenti del liceo di Rämibühl hanno seguito il dibattito moderato dal giornalista schientifico Benedikt Vogel.Immagine: Balz Murer4/4
1. Hangout On Air von teilchenphysik.ch

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